Il teleriscaldamento è una forma di riscaldamento a distanza e in quanto tale necessita di una rete di tubazioni sotterranee che garantiscano il trasporto di acqua calda e vapore, senza che vi siano eccessive dispersioni di prezioso calore lungo il tragitto dalla centrale alle singole unità abitative.
Oltre ad un efficace impianto di condutture sotterranee, per evitare questa dispersione, è necessario considerare accuratamente l’area che si vuole riscaldare col teleriscaldamento: non troppo lontana dalla centrale stessa e che si definisca come vero e proprio distretto urbano, con edifici prossimi l’uno all’altro e non utenze isolate o sparse singolarmente sul territorio. Area ideale per essere teleriscaldata è quella di nuova edificazione, non necessita infatti di lavori di scavo e ripristino del manto stradale per posare le condutture sotterranee. Questa fase preliminare, denominata come individuazione dell’area teleriscaldabile, è seguita dall’analisi dell’utenza (tipologie edilizie, consumi e tipologie di riscaldamento già esistenti) e dalla stima della domanda di teleriscaldamento che porterà ad avere un’idea del totale dell’energia termica richiesta dall’area e della potenza massima richiesta dalle utenze particolari. Con questi dati si procede poi a stabilire le dimensioni e la localizzazione della centrale di teleriscaldamento, tenendo conto anche dell’impatto ambientale che questo andrà ad assumere, dell’ottimizzazione della distanza dalle utenze finali e dalle fonti di approvvigionamento (biomasse, geotermia e recupero di calore da attività industriali pre-esistenti).